Tavola rotonda: il futuro della formazione e delle Tecnologie Didattiche.
TED - ABC di Genova - 24 novembre ore 10,30-12 sala "Agorà Provincia di Genova" padiglione D
In uno scenario di continue emergenze, di profonde incertezze e di costanti ridimensionamenti delle risorse destinate alla scuola, risulta difficile trovare le energie e credere ancora nella possibilità di organizzare un confronto in grado di produrre effetti positivi a breve termine.
Ma gli innumerevoli problemi quotidiani con i quali dobbiamo fare i conti non lasciano tregua. Tra i tanti, la formazione in servizio e l'aggiornamento continuo ed efficace occupano sicuramente una posizione di primo piano. Non possiamo infatti prescindere da essi per una professionalità ancorata al contesto delle esigenze reali. Non un insegnamento prigioniero delle proprie esigenze e formalità ma una realtà complessa da interpretare, trasferire e con la quale interagire.
Non solo una questione di contenuti ma anche di metodi, di nuovi strumenti di ricerca e di confronto. Problematiche rese particolarmente attuali dall'art. 66 della finanziaria laddove si prevede la soppressione di Indire, l'ente che è diventato punto di riferimento di una ricerca formativa legata ai tempi e alle nuove tecnologie.
Un esempio negativo di questo immobilismo professionale può essere individuato nell'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria dove già esistevano figure specializzate che, per motivi di risparmio, saranno utilizzate in posti comuni e sostituite da colleghi preparati con corsi specifici di discutibile efficacia.
Un altro aspetto imprescindibile consiste nella possibilità di utilizzare strumentazioni tecnologiche che potenziano le tecnologie didattiche e le TIC con tutti i valori potenziali collegati. Ma, terminata la fase straordinaria degli stanziamenti iniziali, ora appare quasi impossibile disporre di risorse in grado di rinnovare il parco delle strutture ormai obsolete.
Nell'eventualità delle più rosee previsioni, una volta fornite le scuole di biciclette funzionanti, si renderebbe necessario poter pedalare in condizioni ottimali, non in faticose salite o discese ardite. Occorre cioè restituire all'autonomia quell'organico funzionale che permetta agli istituti di utilizzare il personale secondo le proprie esigenze. Ciò vale soprattutto nella scuola primaria dove, non esistendo la figura del tecnico di laboratorio, occorre identificare gli insegnanti esperti e formati che, con una quota oraria di servizio, possano organizzare e coordinare le tecnologie didattiche.
Salvaguardare quindi l'esperienza e il percorso tracciato da Indire, punto di riferimento europeo, garantendo la continuità durante il trapasso all’“Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica”.con la conferma di quelle figure chiave che per primi hanno indicato la rotta.
Occorre invece riorganizzare tutto il percorso che parte dall'alto per arrivare alla base: il passaggio cioè delle linee organizzative e realizzative, dal Ministero agli Uffici Regionali e ai CSA, durante il quale si individuano notevoli rallentamenti, ritardi, conflitti di potere e zone franche in cui l'autonomia rischia di trasformarsi in anarchia.
La formazione è quindi una carta molto importante da giocare a favore del futuro della scuola, ma fino a che troveremo difficoltà persino ad usufruire dei cinque giorni di formazione prevista dal contratto nazionale di lavoro, fino a che non verranno stanziati adeguati fondi, fino a che non ci affideremo in modo competente, mirato, consapevole e proficuo alle nuove tecnologie, la scuola rimarrà irrimediabilmente legata al passato millennio.
Di tutto questo ed altro si parlerà al TED il 24 novembre 2006 nella sala "Agorà provincia di Genova" padiglione D ore 10,30-12 alla presenza di funzionari ministeriali.
Auspichiamo una significativa partecipazione (libera e gratuita).
Anitel - Associazione nazionale insegnanti tutor e-learning
