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Aggiornamento : La formazione continua degli Insegnanti
Inviato da DIDATTIKA il 23/12/2006 18:50:00 (4365 letture)

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TED 2006: Il tutor della formazione come figura chiave del cambiamento. Dal Convegno nazionale di Genova alcune riflessioni generali e proposte sul futuro scenario della formazione

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1.Formazione e nuove tecnologie
La formazione attraversa notevoli cambiamenti, sia a livello di base, sia in servizio. Soprattutto per gli insegnanti, per i quali recenti innovazioni hanno modificato l’iter e le modalità di svolgimento. La formazione continua dei docenti - in teoria concetto acquisito e pacifico – è spesso vanificata da infrastrutture inadeguate, o da esperienze frustranti. L’avvento del web, ha modificato molte prospettive: se già alla fine del precedente millennio, la multimedialità condizionava le nostre vite, in particolare quelle dei ragazzi che passavano più ore davanti al televisore che a scuola, nei giorni nostri, cellulari, video, ed un'internet sempre più interattiva sono nel contesto quotidiano della vita non solo dei giovanissimi, ma ormai anche degli adulti con conseguenti problemi di identità culturale, di sicurezza, e anche di occasionali abusi... Né giova avere a disposizione le tecnologie informatiche, che in teoria dovrebbero facilitare il compito sia dei gestori e dei formatori, sia degli stessi corsisti.
In realtà manca un quadro organico ed un disegno dei ruoli dei diversi protagonisti dei processi.
Per quanto riguarda l’e-tutor, questa figura dedita all’aggiornamento dei colleghi tramite supporti telematici, nell’Anitel sembra trovare un punto di riferimento, sia per lo scambio di esperienze e di competenze, sia quale portavoce di esigenze che rimangono purtroppo lettera morta.

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2. Il tutor e i bisogni associativi

ANITeL è l’associazione nazionale insegnanti e-tutor, una Community non profit per il Cooperative Learning.
Ha come obiettivi:
• Il miglioramento della formazione in servizio e dell’aggiornamento di tutto il personale scolastico;
• lo sviluppo, l’utilizzo e la diffusione delle Tecnologie Didattiche e delle TIC;
• l’attività di consulenza all’interno delle reti scolastiche durante i corsi formativi;
• un servizio di consulenza nell’individuazione dei bisogni formativi, nella progettazione e articolazione dei percorsi per il personale scolastico.
Si avvale di un portale: http://www.anitel.it e di una frequentata mailing list; per tali obiettivi ha finora attirato fra iscritti e soci, oltre 2500 docenti.

La formazione in rete, cui l'Anitel fa riferimento, richiede da una parte risorse di aggiornamento e di strutture, dall'altro facilita la condivisione a diversi livelli, anche con “mezzi poveri” (Skype, blog, podcast) consentendo al personale di uscire dall'isolamento e di diventare protagonista di un processo di costruzione della conoscenza, che è già un traguardo culturale importante: è sempre più difficile infatti per persone deprivate culturalmente offrirsi come strumento di emancipazione altrui.
Nella realtà, molti insegnanti che hanno partecipato alle attività formative, diventano essi stessi protagonisti e promotori di iniziative nell'ottica della rete e della condivisione: tali processi si accompagnano alla diffusione per esempio del software open source e ad un impegno fattivo per l'accessibilità.

L'esistenza di molteplici piattaforme e liste testimonia concretamente l'esigenza di "restare in contatto" che nel mondo della scuola può avere valenze anche tecnologiche, ma che trova una salda radice nell'impegno educativo di quasi tutti i protagonisti di queste forme di partecipazione virtuale.

3. Punti critici nella figura del tutor

Tuttavia possono essere riscontrate in tali processi anche delle discrasie, dovute a volte anche ad inesperienze formative, da gestire in un sistema complesso, nel quale per ragioni strutturali il corsista, figura alla base di una articolata piramide organizzativa, con frequenti sovraccarichi di tensioni e di problematiche irrisolte, che vanificano talvolta investimenti e impegni.

Sul web e in particolare sul web 2.0 è sempre più connaturale il concetto di community, con i propri strumenti di consegna e di condivisione delle conoscenze una crescita cooperativa. Se il modello formativo si ispira a tale concetto, è probabile che il processo formativo possa consentire ricadute positive:
• a livello personale: infatti il singolo docente sperimenta una forma di esprimersi e di accrescere le proprie conoscenze,
• a livello di colleghi, con i quali l’interazione diventa scambio quotidiano nella prassi didattica
• a livello di sistema, che risente del miglioramento delle competenze.

Pur nel quadro complessivamente positivo che risulta possibile, sia nel quadro dei corsi ForTIC, sia in esperienze successive, la figura dell'e-tutor soffre per alcune criticità che sono state insistentemente sottolineate:
- assenza di un documento d’intesa sul sistema di formazione del personale docente
- non definita figura del corsista e valore relativo degli attestati;
- individuazione del ruolo, formazione, funzione dell'e-tutor, quale anello di congiunzione tra gli organismi preposti all’individualizzazione delle strategie e dei linguaggi e i destinatari (corsisti, e-tutor);
- necessità di un ambiente interattivo che dia maggior spazio alle competenze ed una maggiore autonomia d’iniziativa;
- ipotesi di contratto istituzionalizzato che ne riconosca la figura e le funzioni con una ricaduta su tutta la comunità discente;
- la figura del tutor-senior appare soltanto un primo passo, tutto da verificare in tale ottica.
La nuova piattaforma di autoformazione Indire, sembrerebbe recepire alcune delle istanze più vistose, indirizzate all’alimentazione di una comunità di creazione della conoscenza. Ma tale supporto da solo non può bastare.

4. Esperienze recenti di collaborazione con Indire
Gli e-tutor Anitel, per esempio hanno svolto un ruolo importante nei processi di autoformazione degli stessi tutor, partecipando con un notevole pacchetto di laboratori, di processi, di proposte formative. Anche la procedura di attivazione di tale collaborazione è stata interessante: sono stati individuati alcuni temi e ciascuno dei potenziali collaboratori - attraverso il portale Anitel e tramite scambio e-mail - ha avanzato alcune proposte formative.
Alla conclusione della consultazione, l'Anitel è stata in grado di proporre all'Indire un pacchetto di learning objects di rilievo costruito nell'ottica della cooperazione e del volontariato. Non a caso anche molte delle tematiche emerse sono state improntate alla cooperazione online, sia attraverso le piattaforme disponibili, sia attraverso i nuovi strumenti come il blog (strumento di comunicazione e anche di documentazione) il wikiwiki e la scrittura collaborativa.

5. Centralità di un ruolo
In tale processo di circolarità e di cooperazione, molte volte le interazioni possono utilmente far scomparire le differenze anche fra corsista ed e-tutor, tuttavia da parte delle istituzioni sarebbe auspicale il riconoscimento della peculiarità di un ruolo che potenzia e rende possibile un percorso di formazione, che altrimenti rischierebbe di arenarsi nelle procedure burocratiche e nei numerosi passaggi che giocoforza deve attraversare...

Già in altre situazione Anitel ha proposto una serie di “rivendicazioni” quasi a livello sindacale, ma probabilmente il quadro istituzionale di riferimento non ha intenzione o non ha gli strumenti per accogliere, e forse neanche per discutere concretamente, tali richieste.
E’ un vero peccato, perché ancora una volta si può correre il rischio di vanificare impegni ed energie che potrebbero condurre ad un potenziamento del sistema educativo italiano.
--------- Romolo Pranzetti

6. Riflessione finale e proposte costruttive

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"Come Community attenta ai miglioramenti dei processi formativi, da anni non ci stanchiamo di segnalare indicazioni e di proporre valide alternative scaturite dall'esperienza sul campo ma, come in un vero e proprio muro, constatiamo che è sempre piu' difficile aprire anche la piu' piccola breccia. Le continue promesse dei responsabili mai diventate realtà e la quasi indifferenza di altre componenti in gioco, rischiano di vanificare l'interesse e il sacrificio che la parte piu' sensibile dei docenti infonde quotidianamente. In tempi come questi nei quali l’apparente, verticale caduta dei valori formativi dell’istituzione scuola viene quotidianamente riportato dai mass media, ci attendiamo risposte concrete, idonee ad apportare gli adeguamenti necessari in un ambiente ristagnante da anni, sempre piu' minato da sabbie mobili capaci di inghiottire anche i piu' grandi entusiasmi. Constatiamo che da decenni la scuola sopravvive a riforme cartacee incompiute, a fini e obiettivi verbali non supportati da alcun tipo di investimento, a tagli costanti e progressivi in grado di declassare l'istituzione intera. Premesso che solo un alto grado di professionalità di tutti gli operatori scolastici puo' costituire la base della ripartenza, condiviso che non esiste nessuna professionalità senza un'efficace formazione in itinere, che cosa auspicare urgentemente?"
Tanto per iniziare...
1 - una scuola centro di formazione permanente in grado di creare knowledge management frutto di uno spirito collaborativo in modalità condivisa fra le varie componenti
2 - adeguati finanziamenti per migrare dallo stato intenzionale (tipicamente italico) allo stato realizzativo
3 - riconoscere ufficialmente e sfruttare le peculiarità delle competenze individuali nell'ottica di una ricaduta positiva sull'intero sistema (dal verticismo alla reticolarità)
4 - dare dignità e valore ai risultati raggiunti (attestati conseguiti) ora paragonabili ai soldi del monopoli, incentivando e non frustrando il desiderio di aggiornamento
5 - coinvolgimento attivo della base nei processi creativi, realizzativi dei percorsi di formazione (centralità del destinatario)
6- continuità con il background sin qui raggiunto, patrimonio comune e condiviso

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Valerio Pedrelli
(Presidente ANITeL)

Anitel associazione no profit tutor e-learning per la formazione
www.anitel.it
anitel@anitel.it



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