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Aggiornamento : DOCET 2007: Anitel e lo scenario formativo
Inviato da DIDATTIKA il 3/4/2007 0:30:00 (7447 letture)

Open in new windowTavola rotonda al Docet 2007: "Per una formazione permanente, condivisa e collaborativa: dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ai nuovi scenari tecnologici"


Introduzione di Valerio Pedrelli (Presidente Anitel)

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Un cordiale saluto al pubblico presente in sala che immaginiamo essere composto prevalentemente da insegnanti. Sappiamo quanto sia difficile oggi giorno potersi assentare dai propri impegni professionali “compatibilmente con le esigenze di servizio….” come recitano le disposizioni… Siamo quindi soddisfatti di questa partecipazione significativa

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Un vivo ringraziamento agli ospiti che hanno accettato l’invito e il confronto:
1-Per il MPI è presente la prof.ssa M. Antonina Amadei - Ufficio V Innovazione tecnologica nella scuola
2- per la componente sindacale: la Prof.ssa DANIELA MAGOTTI dello Snals
3- per UIL Unione Nazionale Scrittori e Artisti: il segretario nazionale Simone Di Conza
4- Per Anitel collaborano allo sviluppo delle tematiche le insegnanti:
Francesca Piemonte (Calabria), Marialuisa Di Paola (Sicilia), Stefania Balducci (Lazio), Valeria Zangari (E-Romagna)

Abbiamo invitato un’ampia schiera di rappresentanti istituzionali, compresi tutti i sindacati ma, incontriamo sempre maggiori difficoltà nel reperire interlocutori istituzionali per tematiche del genere, vuoi per impegni concomitanti, vuoi per la scarsa considerazione della formazione in servizio.
Il dubbio rimane, suffragato anche dalle condizioni in cui si realizza: attestati senza nessun valore, figure professionali utilizzate ma non riconosciute ed altri importanti aspetti che analizzeremo nel corso della tavola rotonda il cui titolo è:
"Per una formazione permanente, condivisa e collaborativa: dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ai nuovi scenari tecnologici"

Anitel, giovane community d’insegnati, formatasi spontaneamente all’interno degli ambienti formativi, ha vissuto sin dall’inizio (all’inaugurazione della prima piattaforma puntoedu neoassunti 2001) le problematiche che via via si sono sempre più evidenziate.
In un contesto storico come quello contemporaneo, dove tutte le dimensioni esistenziali sembrano essere attanagliate da una profonda crisi involutiva, la scuola sta soffrendo le contraddizioni del suo tempo.
Sembra difficile infatti con semplici circolari o con l’implementazione di un portale specifico (vedi ad esempio la problematica bullismo, di cui tanto si sta parlando) incidere su comportamenti e costumi così radicati e diffusi.
E’ la formazione che, all’interno della professionalità docente, deve recuperare un ruolo centrale e non marginale come quello attuale.
Abbiamo invece assistito a costanti e progressivi tagli delle risorse ad essa destinate che l’hanno rilegata nelle zone periferiche della città educativa, laddove possiamo incontrare solo coloro che hanno sviluppato forti motivazioni, sorretti dal piacere del confronto e della condivisione nelle varie community spontanee che si sono formate all’interno dei forum sia generali che disciplinari. E questo grazie allo spirito di passione e di volontariato che anima una parte della scuola.

Di qui, una traccia di spunti per alcune riflessioni: tre punti principali di snodo della tavola rotonda

1-IL PASSAGGIO DA INDIRE AD ANSAS:
• La formazione in servizio del personale scolastico sta per vivere alcune trasformazioni di fondamentale importanza. Soppresso Indire, istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa, che da anni gestiva tutti i percorsi formativi, si affaccia all’orizzonte la nuova Agenzia. Quale organizzazione e quali prospettive nell’ottica di una formazione condivisa, collaborativa e permanente?

2- Le problematiche inerenti ai percorsi formativi
- il valore dei corsi, la figura dell’e-tutor
- Quali riconoscimenti ufficiali ai percorsi svolti dal corsista e alla figura dell’e-tutor?
Come terzo punto, un tema di attualità, come avrete appreso dal tam tam della rete,

3-Copyright e didattica con particolare riferimento al cooperative learning, al no profit, all’e-learning
- Quale garanzia per l’esercizio della funzione didattica del Cooperative Learning? - - Quali vincoli per il diritto d'autore nella didattica online?

Open in new window1- Lo scenario attuale del sistema formativo e quello futuro: l’ANSAS
La parola all’ins. Valeria Zangari - Emilia Romagna

Le Tappe Di Indire
-1925: apertura dell'ente in occasione della “Mostra” sulla scuola nata per documentare l’idea di “scuola attiva” di Giuseppe Lombardo Radice, allora Direttore generale della scuola elementare.
-1939: l’ente diventa un archivio-museo: il “Museo nazionale della scuola” (voluto dal ministro Bottai)
--anni '50: l’ente prende il nome di “Centro Didattico di Studi e di Innovazione”, e, successivamente, di
“Biblioteca Didattica Pedagogica”
--2001: la BDP viene riformata dal Governo diventando l'attuale Indire (Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa).
Ambiti Di Ricerca Di Indire
Sotto la vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione ha operato su tre ambiti di ricerca:
-Formazione: attraverso PuntoEdu, l’ambiente di apprendimento online per l’aggiornamento del personale della scuola (dirigenti scolastici, insegnanti, studenti, personale ATA).
-Documentazione: Indire fa ricerca sul knowledge management, per un’organizzazione della conoscenza che sia realmente intelligente e condivisibile.
-Comunicazione: l’Istituto progetta ambienti che utilizzano strategie di comunicazione cross-mediale e porta avanti un intenso programma di ricerca sui linguaggi della comunicazione, approfondendo la relazione tra new media e innovazione nella formazione.
Innovazione Tecnologica
-Da sempre ha promosso e sfidato l'innovazione nel contesto scolastico fino ad arrivare alla sfida più temeraria, quella tecnologica, alla quale ha scelto di dedicarsi fin dal 1981, quando le nuove tecnologie potevano sembrare una scelta azzardata.
-IN PARTICOLARE
-Strategico il metodo blended adottato nella formazione del personale scolastico
-Significativa la nascita di una nuova figura professionale, il tutor e-learning
-Rivoluzionario l'utilizzo di LO nell'insegnamento che aprono nuove prospettive di contatto con i linguaggi delle nuove generazioni.
-Nascita dei PBL (Problem Based Learning), l’apprendimento basato su progetto).
il contesto formativo
Profondi cambiamenti nella scuola sul fronte dell’aggiornamento e della formazione in servizio dei docenti. Con la DIRETTIVA N. 143 del 2001 cambia la scuola, cambia il contesto formativo: dall'aula alla rete. Con l’utilizzo della rete nascono due nuove figure il docente corsista e il docente e-tutor.
Le Conseguenze
Nascono nuovi scenari e nuovi contesti; cambiano le caratteristiche con vantaggi e problematiche.
I Vantaggi
Superamento dell’individualismo e dell’isolamento tradizionale attraverso le comunità di pratica e virtuali con l’amplificazione della comunicazione; il confronto e la condivisione della conoscenza e delle risorse, il costruttivismo e il collaborativismo che aprono nuove strategie nella professione docente.
2007: si chiude un ciclo
1-La Legge Finanziaria n. 296 del 27/12/06 all'Art. 1 c. 610- 611 sancisce la soppressione dell'ente e la nascita dell'ANSAS, l'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica che subentra nelle funzioni attualmente svolte dagli IRRE e INDIRE
2-La circolare n. 76 del 28-12-06 istituisce ufficialmente l'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica
3-Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 gennaio 2007 nomina tre commissari straordinari in carica fino al 30 giugno 2007.
Il Significato e Gli Obiettivi
Le motivazioni dell'operazione sono indicate nel programma del governo:
-Valorizzazione dell’autonomia scolastica, normata da una legge del 1997 ed entrata in vigore solo dal 2000.
-Ridefinizione della sua identità da azienda a espressione giuridica di una comunità (docenti, studenti, genitori, altri enti e associazioni)
-Creazione di sostegni tecnici, culturali, pedagogici atti alla realizzazione concreta dell'Autonomia Scolastica nelle sue finalità: rafforzare gli aspetti di autonomia di ricerca, di innovazione didattica, di documentazione, di definizione del piano dell’offerta formativa.
Qualificazione degli insegnanti
La formazione in servizio sarà uno dei compiti fondamentali della nuova Agenzia a sostegno dell’autonomia scolastica.
Sono individuati, anche utilizzando risorse non spese, diversi canali di finanziamento per la formazione dei docenti.
L’organizzazione E La Struttura
Come previsto dal comma 611 della legge finanziaria subentra nelle funzioni e nei compiti attualmente svolti da INDIRE
L'organizzazione della nuova Agenzia è disciplinata dagli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 nei seguenti aspetti:
-organi da nominare
-individuazione della dotazione organica del personale dell’Agenzia e delle sue articolazioni territoriali
-modalità di stabilizzazione, attraverso prove selettive, dei rapporti di lavoro esistenti anche a titolo precario, purché costituite mediante procedure selettive di natura concorsuale
I Tempi E La Gestione
I commissari straordinari sono in carica fino al 30 giugno 2007 (salvo eventuali proroghe).
Articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300
Le agenzie hanno piena autonomia nei limiti stabiliti dalla legge e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994, n. 20.
Esse sono sottoposte ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un ministro.
Tramite una apposita convenzione da stipularsi tra il ministro competente e il direttore generale dell'agenzia, vengono definiti gli obiettivi specificamente attribuiti a questa ultima, nell'ambito della missione ad essa affidata dalla legge.
Domande Aperte
Restano aperti i seguenti quesiti:
-Inizio delle attività: il dopo commissariamento
-Quali progetti continueranno
-Collaborazione con Anitel
-Il futuro della formazione: blended?
-Il riconoscimento della figura dell'e-tutor (impegno - professionalità)?

Open in new windowInterviene in merito la dott.ssa DANIELA MAGOTTI dello Snals
La mia visione generale della situazione è a dir poco molto più incerta e catastrofica di quanto sia stato fin qui da voi evidenziato.
Lo scenario che regna nella Pubblica Amministrazione registra la certezza delle risorse tagliate e manca un quadro complessivo chiaro di quel che il governo intende fare.
Per la scuola in particolare oltre ai fondi mancano certezze anche sul piano normativo e programmatico: le Indicazioni Nazionali Morattiane sono state considerate transitorie e non obbligatorie, ma ancora non si sono viste quelle nuove; il rapporto alunni-classe è aumentato con una previsione di decurtazione di circa 150.000 cattedre; la scuola professionale passerà da 40 a 36 ore. Come si può parlare di recupero della dispersione scolastica e di riforma del secondo ciclo se del polo tecnico-funzionale di Caserta che doveva occuparsene non se ne è più sentito parlare?
Si è parlato anche di una nuova direttiva per la formazione del personale relativa alla nuova riforma e ai nuovi programmi, ma sono stati stanziati per questo capitolo 9.000 miliardi in meno!
Il ministro ha espresso la volontà di riconoscere e valorizzare la professionalità docente in linea con quanto avviene in Europa, ma in Italia il riconoscimento dei crediti professionali e della formazione non esiste. A questo riguardo era stata annunciata la costituzione di un’apposita commissione della quale non si sa più nulla.
Fino ad ora sono state espresse delle buone intenzioni, ma non si intravede quando e come esse potranno trovare riscontro.
Di certo c’è una situazione generale molto difficile che gli insegnanti si trovano a dover gestire senza strutture e senza supporti come ad esempio quella riferita ai flussi migratori.
Per concludere come credere alle buone intenzioni di un governo che ha problemi persino ad affrontare il tema del rinnovo del contratto di lavoro ormai scaduto da anni?

2- LE PROBLEMATICHE IN CORSO

Open in new windowInss. Francesca Piemonte - Calabria - Marialuisa Di Paola - Sicilia

- il valore dei corsi, le problematiche inerenti, la figura dell’e-tutor
• Risvolti professionali
- assenza di un documento d’Intesa sul sistema di formazione del personale docente come avvenuto per gli A.T.A. nel prot2875 del 20 luglio 2004
- la figura del corsista e il valore degli attestati (nullo):
Al termine di ogni percorso formativo realizzato, viene rilasciato dal sistema un attestato di partecipazione che per ora gode di un valore scarso se non addirittura nullo all’interno della professione.
- figura dell'e-tutor: individuazione, formazione, funzione:
L’e-tutor è l’anello di congiunzione tra gli organismi preposti all’individualizzazione delle strategie e dei linguaggi e i destinatari (corsisti, e-tutor). Svolge un ruolo determinante al raggiungimento degli obiettivi. Necessita quindi di un ambiente interattivo che dia maggior spazio alle competenze rispetto alla prevalenza del modello organizzativo gerarchico dal quale è fortemente condizionato, limitato e dal quale dipende la sua individuazione iniziale. Una sua maggiore autonomia d’iniziativa e di responsabilità attiva non potrebbe che giovare all’intero sistema. Nessun contratto ha sinora istituzionalizzato la sua figura, le sue importanti funzioni che tuttavia continua a svolgere a beneficio di tutta la comunità discente grazie alle competenze spesso acquisite in proprio con investimenti personali (strumenti tecnologici, licenze, frequenze di corsi spesso a pagamento)
• Risvolti tecnici
- strumentalità: i costi della tipologia formativa sostenuti dal corsista
La modalità in atto presuppone il possesso e l’utilizzo di strumenti tecnologici, licenze, collegamenti in proprio e tutto questo ha un costo. Obbligare il corsista alla navigazione delle ore online all’interno del proprio istituto di servizio significherebbe d’altronde far cadere le peculiarità della modalità utilizzata nelle dimensioni tempo e spazio (dove e quando vuoi)
- gradualità formativa e competenze del corsista:
una significante presenza di corsisti non ancora tecnologicamente alfabetizzati causa uno scarso livello di raggiungimento degli obiettivi inerenti all’iniziativa proposta. Necessita una gradualità formativa che passi attraverso l’alfabetizzazione, l’approfondimento, il consolidamento.
Open in new window• Risvolti Organizzativi
- partecipazione dei destinatari all’individuazione dei bisogni formativi e alla realizzazione del progetto
- verticalità e reticolarità: il passaggio dall’alto al basso (Miur – Indire – USR– USP – direttore responsabile del corso) è spesso causa di una fase esecutiva lenta e complessa, non in linea con l’ambiente costruttivista e la tecnologia utilizzata che sicuramente non agevola il knowledge management
- inizio tardivo
L’apertura tardiva delle varie piattaforme, in genere dopo febbraio, provoca inevitabilmente una improduttiva contrazione dei tempi e della qualità formativa, costringendo a recuperi forzati nel periodo di fine anno scolastico, quando gli impegni si moltiplicano e i laboratori hanno temperature non certamente favorevoli alla produzione
- USR:
si verificano spesso marcate diversità di percorso e modalità di fruizione non apparentemente motivate da alcun fondamento metodologico sino alla disparità di trattamento economico
- l’informazione
Una maggiore informazione in linea con i tempi e la tecnologia utilizzata
Se non possiamo ora avere risposte ufficiali sulla soluzione delle problematiche fin qui analizzate, possiamo comunque coinvolgere la prof.ssa Amadei - dell’Ufficio V Innovazione tecnologica nella scuola - per conoscere il progetto d’investimento delle attrezzature tecnologiche della scuola.

CONCLUSIONI
Riteniamo che le responsabilità andrebbero suddivise nel seguente modo:
al MIUR: VALORIZZAZIONE - UFFICIALIZZAZIONE DEI RUOLI –PARTECIPAZIONE
all’Indire (ANSAS): TEMPI ADEGUATI – INFORMAZIONE - DAL CONCRETO ALLA TEORIA
all’USR: ORIZZONTALITA’ E RETICOLARITA’ - COLLABORAZIONE E INFORMAZIONE - UNIFORMITA’
al sindacato: PIANO DI CONTRATTUALIZZAZIONE

Open in new windowRelativamente al secondo punto prende la parola la prof.ssa M. ANTONINA AMADEI - Ufficio V Innovazione tecnologica nella scuola.
Attualmente mi sto occupando di alcuni progetti PUNTOEDU come FORTIC2, DIGISCUOLA ecc…per cui non mi occupo nello specifico dei problemi che state esponendo.
Tuttavia, dato che il mio ufficio, si è occupato da anni dell’Innovazione tecnologica, è stato promotore della banda larga nelle scuole e in particolare ha curato la nascita dei progetti 1a e 1b che fornivano attrezzature alla scuola e Fortic1 che ha curato l’alfabetizzazione informatica dei docenti, non posso che confermare come questi progetti abbiano dato luogo alla creazione della figura dell’e-tutor on-line che voi rappresentate e che ha reso possibile lo sviluppo di questo tipo di formazione blended.
Il progetto Digiscuola, poi, di cui mi sto occupando ora, coinvolge non solo i docenti, ma gli studenti e le scuole nel loro complesso e riveste quindi una serie di aspettative formative di grande spessore. Ancora una volta ribadisco come in questo come negli altri progetti, gli e-tutor rappresentino la chiave di volta della formazione, essendo l’unica interfaccia umana fra i corsisti e la piattaforma fruitrice dei materiali e delle proposte laboratoriali; egli è facilitatore, ma soprattutto coordinatore, guida, mentore dei corsisti.
Il mio personale parere è che siano questi i tempi maturi per insistere sull’importanza di questo ruolo e sul riconoscimento di questa figura professionale utilizzata fin dal 2001 e che in questi anni ha maturato una crescita di competenze notevoli e irrinunciabili.



Open in new window3- Copyright e didattica con particolare riferimento al cooperative e-learning, al non profit, all’e-learning
Per il terzo punto interviene l’ins. Stefania Balducci

• L’ utilizzo sempre piu’ diffuso delle nuove tecnologie nei processi formativi implica il coinvolgimento del digitale. Alla luce di normative sempre piu’ specifiche e mirate, quale garanzia per l’esercizio della funzione didattica del Cooperative Learning? Quali vincoli per il diritto d'autore nella didattica online? L’e-learning, è oramai una realtà della formazione scolastica. Persino le università telematiche sono equiparate a quelle tradizionali. Il problema dell’utilizzazione di materiali coperti da diritti d’autore all’interno degli insegnamenti puo’ trasformarsi in un forte limite per la didattica del futuro. Le scolaresche si trasformano in Classi Virtuali e le aule si trasferiscono sulla Rete. Se le scuole e le università saranno soggette a tali vincoli nell’implementazione dei percorsi formativi, si finirà per equipararle a vere e proprie imprese editoriali. L’esposizione a forti rischi, a costi elevati e alla mancanza di garanzie rappresentano vincoli insopportabili alle competenze didattiche e professionali del docente.
(petizione anitel)





Open in new windowInterviene il segretario nazionale Simone Di Conza sindacato UIL autori

Interviene portanto le motivazioni relative alla necessità di riconoscere agli autori i diritti per le opere realizzate pur riconoscendo che tali diritti entrano in conflitto con quelli propri dell’insegnamento previsti dalla costituzione. Conferma tuttavia il dovere delle scuole di pagare la siae in occasioni di spettacoli, di corsi online utilizzano immagini e suoni protetti e così via.
Auspica quindi una concertazione con tutte le parti in causa, governo, sindacati, docenti, autori e loro rappresentanti al fine di trovare una modalità condivisibile che superi la contrapposizione docenti autori e tuteli tutte le parti in causa consentendo un’armonia fra il diritto di utilizzare le opere d’arte per diffondere la cultura e il diritto d’autore.








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Lo stand ANITeL al Docet 2007 - Roma



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ANITeL, UNA LUCE NELLO SCENARIO FORMATIVO



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