6/4/2007 - COSA E’ IL PROGETTO DIGI SCUOLA PUNTO EDU - da FOR. PuntoEdu DiGiScuola è l'iniziativa di formazione riservata a 3500 docenti di matematica e di italiano che partecipano al progetto Digiscuola. La formazione coinvolge sei docenti di tre classi prime per ciascuno delle 556 scuole secondarie di II grado coinvolte nel progetto, selezionate con apposito bando, situate nelle sei Regioni Obiettivo 1 del PON.
- Comprende un market place per la vendita degli oggetti digitali prodotti dagli editori e un ambiente di lavoro per gli studenti.
- A INDIRE è affidata la formazione che accompagna le azioni del progetto e che si propone di offrire ai docenti gli strumenti per un uso critico e consapevole dei contenuti digitali nella progettazione degli ambienti di apprendimento.
- Ai docenti partecipanti è offerta l’opportunità di partecipare ad un momento formativo in presenza, durante il quale incontreranno il tutor che li accompagnerà durante il percorso formativo on line.
LA CLASSE VIRTUALE
Si è pensato,vista la complessità del progetto, di attivare una modalità formativa on line che accogliesse i docenti del progetto DIGI SCUOLA in una classe virtuale. Indire ritiene infatti che operare in questa classe consentirà ai docenti di condividere un ambiente formativo paritario , nel quale collaborano persone che esercitano la stessa professione . Professionisti che insieme possono realizzare un processo vivo e dinamico di interazione , scambio, condivisione, creazione e diffusione, più che un accumulo di un corpo statico di informazioni. Nella classe virtuale si incontrerà quindi una comunità che volontariamente condivide intuizioni, sviluppa expertise , implementa buone pratiche, crea e si scambia conoscenza, attraverso conversazioni, dialoghi, storie ed eventuale produzione di documenti scritti. Attivare una simile modalità formativa rende più veloce il percorso formativo perché consente di ridurre i tempi e i costi di ricerca/accesso alle informazioni . Inoltre , nella classe virtuale,è possibile:
- condividere soluzioni multi-prospettiche,
- rafforzare il senso di identità , di appartenenza e di sviluppo professionale
- condividere ed utilizzare strumenti che la comunità di pari ritiene più adatti e significativi per realizzare i propri obiettivi.
L’attività formativa nella classe virtuale durerà 3 mesi e prevede un’ attività condivisa e collaborativa per la progettazione di contenuti digitali disciplinari.
Questi contenuti digitali disciplinari, dovrebbero essere proposti ed esperiti nelle classi di riferimento dei docenti dal prossimo anno scolastico.
QUALI SONO I PERCORSI FORMATIVI POSSIBILI NELLA CLASSE VIRTUALE
Ciascun docente può scegliere tra tre percorsi che hanno focus formativi diversi:
1. POTENZIO = focus sul docente
2. PROGETTO = focus sulla scuola
3. PERSONALIZZO = focus sullo studente
QUALI LE MODALITA’ PER REALIZZARLI
Ognuno di questi percorsi può inoltre essere praticato con due diverse modalità partecipative
1. LA CONDIVISIONE = durante la quale il docente partecipa a forum;prende visione dei materiali;svolge attività di tipo individuale; partecipa alla classe virtuale; si confronta con il tutor e con i membri del proprio gruppo classe
2. LA COLLABORAZIONE = durante la quale il docente partecipa ad attività di gruppo on line, finalizzate allo studio e alla riflessione sui percorsi scelti; usa la piattaforma dedicata ;discute e condivido materiali con i membri del proprio sottogruppo;collabora alla produzione di documenti; progetta , insieme ai membri del proprio sottogruppo, attività da sperimentare con i suoi studenti.
GLI STRUMENTI PER ORIENTARE I DOCENTI NELLA SCELTA DEL PERCORSO FORMATIVO:
1. IL CASE STORY
2. IL PATTO FORMATIVO
3. IL BERSAGLIO
Gli strumenti di orientamento sono stati pensati per consentire un veloce indirizzamento iniziale, durante l’incontro in presenza del tutor con la propria classe,verso il percorso formativo che ciascun partecipante ritene più interessante o più adatto al contesto in cui opera .
Si utilizza prima di tutto il CASE STORY che consente l’autovalutazione del docente sulle proprie competenze , in questo caso, tecnologiche
1. Il CASE STORY è uno strumento significativo per la formazione di adulti molto professionalizzati.
Consiste nella narrazione di “une tranche de vie professionelle” , dalla quale il gruppo può partire per confronti , paragoni, riflessioni. Si tratta, nella sostanza, di narrare un caso di “vita professionale vissuta”, naturalmente sulla tematica oggetto del confronto. Altra caratteristica del CASE STORY è che la narrazione deve essere molto breve, max 15 righe.
2. IL PATTO FORMATIVO Consente il passaggio dalla percezione delle proprie competenze individuali all’assunzione di responsabilità e di compiti rispetto al gruppo.
3. Il BERSAGLIO
Consente di :
- Posizionare le inclinazioni, gli interessi, gli obiettivi dei partecipanti.
- Aggregare le competenze.
A chi serve?
- Al tutor, come strumento di intervento individualizzato e come strumento di sviluppo e costruzione del gruppo - Al docente (in ingresso e in uscita) , per identificare la propria posizione rispetto a se stesso, al gruppo e rispetto al proprio istituto
- Al dirigente, per collocare i propri docenti all’interno dell’istituto e l’istituto nel territorio.
Gentilissimo lettore, attendiamo i tuoi commenti, le tue ipotesi migliorative ed eventualmente la tua esperienza di e-tutor o di corsista (utilizza lo strumento commenti in fondo pagina)