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Aggiornamento : Le 8000 lavagne sequestrate e gli e-tutor scomparsi
Inviato da DIDATTIKA il 17/3/2009 1:40:00 (4511 letture)

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E' notizia ufficiale di oggi che le nostre richieste avanzate sono state discusse e accettate al tavolo del ministero alla presenza di sindacati e funzionari Ansas.
Un vivo ringraziamento per un ripensamento diretto alla dimostrazione che un confronto costruttivo e collaborativo su tutto lo scenario del SISTEMA FORMAZIONE è ancora possibile. Siamo quindi grati della disponibilità, in questo primo passo, all'ascolto da parte dei responsabili nei confronti della base che in tutti questi anni ha contribuito in maniera determinante, come dicono i sondaggi ufficiali, al funzionamento del SISTEMA formazione.



In occasione del bando relativo alle LIM rivolto ai PON che escludeva i non laureati dalla figura di e-tutor, ANITeL, associazione nazionale e-tutor, per dovere statutario, aveva inoltrato il proprio dissenso via fax indirizzato al MPI, all’ANSAS, ai vari USR, ai vari sindacati scolastici: questo avveniva il 22 dicembre 2008. Da allora nessuna risposta se non una generica dichiarazione che demandava la responsabilità alle direttive e agli accordi europei. I PON, come si sa, sono co-finanziati da risorse europee
Abbiamo, in tutti questi mesi, fatto ricerche e approfondito contatti con esperti nel settore per verificare la veridicità di quanto dall’alto sostenuto ma, probabilmente per nostra carenza, senza risultati: né le leggi europee visionate, né il relativo protocollo d’intesa qui rintracciabile
http://www.indire.it/lucabas/lkmw_fil ... r200713_annualita2009.pdf
parla chiaramente di esclusione dei non laureati da tale incarico.
Oggi il fatto si ripete in forma ancor piu’ determinata: se per i PON, gli automatismi del form online di iscrizione riservato agli e-tutor lasciavano qualche possibilità per il primo ciclo d’istruzione (infatti molto insegnanti della scuola primaria sono riusciti giustamente a prenotarsi e ad essere selezionati), per questo nuovo bando, tutto italiano e sovvenzionato con soldi pubblici italiani, non è assolutamente possibile se non dichiarando il falso, modalità ovviamente che non ci appartiene.
Anitel, come si sa, dal 2004 ha tentato in tutti i modi di dare un volto a questa figura professionale, vero centro di gravità della formazione scuola, come dimostrano gli studi e le statistiche del prof. Piercesare Rivoltella al quale sono stati affidati i monitoraggi Ansas. Nonostante tutti i tentativi, le tavole rotonde con il coinvolgimento del ministero, di Ansas, dei vari sindacati (Ted 2005, Docet 2006, Docet, 2007, Ted 2008), questa figura è tuttora oscura, sospesa tra limbo e l’etere digitale, non ancora normata. Fa scalpore quindi un tentativo di normalizzazione avulso dai percorsi di contrattazione previsti per legge.
Tutta la documentazione del BANDO a cui ci si riferisce è qui reperibile:
http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1568

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La strana coincidenza è che ci si riferisca alle famose 8000 lavagne, se non andiamo errato, già sospese da mesi per provvedimento del TAR Toscana, ritardo che ha portato a un grave disagio nelle consegne e che costituisce di per sé una lesione al diritto allo studio di quegli alunni ai quali erano destinati.
Coincidenza ancor più sfortunata se si pensa che sono destinate alla scuola secondaria di primo grado, l’ex scuola media per intenderci meglio, scuola media che appartiene al primo ciclo di istruzione, un tutt’uno con la scuola primaria considerando che sono organizzate assieme in Istituti Comprensivi, dove i Collegi Docenti si fanno assieme, dove i percorsi formativi vengono condivisi, dove i progetti del POF sono co-gestiti, dove esiste per legge una continuità reale.
Restiamo quindi del tutto disorientati rispetto a questo tentativo di normare improvvisamente dall’alto una figura mai riconosciuta da nessuno, escludendo in pratica una buona parte del collegio docenti senza un riferimento legale vigente in Italia.
Ci sembra inoltre opportuno riconoscere che esiste per legge un’autonomia scolastica che potrebbe essere il vero punto di riferimento, se rispettata, messa in condizione di esistere e di esercitare i propri diritti, in grado di provvedere all’individuazione delle competenze formative interne alle quali affidare i corsi, all’attenta valutazione della scelta del marchio di LIM che piu’ sia confacente alle proprie esigenze. Ora capita al contrario: il ministero o l’Ansas per il ministero, indicano a distanza chi in quell’istituto comprensivo dovrà formare e quale marchio di Lavagna l’autonomia scolastica dovrà beccarsi. Ci sentiamo di ribadire che le Autonomie Scolastiche hanno al loro interno le competenze per provvedere, scegliere e organizzare (ma altrimenti che autonomia sarebbe).
Di fronte a tutti questi ricorsi che direttamente o indirettamente non possono fare bene all’immagine della formazione, appare forse conveniente e in linea con l’aspetto deontologico che Ministero e Agenzia non siano direttamente coinvolte con il mercato ma si limitino ai loro doveri di stanziare, destinare, impartire programmi e sottoporre a verifica costante l’operato autonomo delle scuole. Saranno Loro poi a “rispondere e a dover dimostrare” come parte attiva e non passiva del progetto.

Anitel è una piccola ma solida realtà che non fa nemmeno pagare la tessera d’iscrizione ai suoi associati, che si autofinanzia con il lavoro derivato dalla condivisione delle competenze. Nonostante tutto è diventata una significativa espressione delle community di apprendimento, di pratica e di confronto sulle problematiche e sui percorsi formativi nello scenario della scuola italiana. E’ libera, indipendente da qualsiasi sorta ideologica, appassionata soprattutto alla professione didattica, vera chiave di volta dell’insegnamento.
Ha direttamente collaborato negli anni con l’Agenzia ex-Indire all’implementazione di varie piattaforme riservate ai percorsi formativi, al monitoraggio neo-assunti in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, alle attività di testing strumentale, alla moderazione di forum nazionali e ad altre varie attività, mettendo sul campo, senza parsimonia, tutte le proprie competenze.
In occasioni come queste, ha l’obbligo per statuto di proporre soluzioni costruttive, di evitare in qualsiasi modo la dispersione di utilissime competenze, come solo nel mondo scuola accade: tutte le volte si ricomincia da capo ignorando un Knowledge management consolidato nel tempo, un background ricco e ben definito, cosa che in un’impresa privata non si sognerebbe mai di fare.


Il nuovo bando e-tutor per le LIM, questa volta tutto italiano con finanziamenti pubblici tutti italiani e quindi sottoposto a legislazione italiana, esclude i non laureati dall'incarico di e-tutor. La legge non lo prevede e prima che diventi una regola discriminatoria nel privilegiare uno dei titoli fra i tanti (laurea) rispetto ad altri titoli specifici e alle vere competenze dimostrate sul campo, tutti coloro che ritenessero deontologicamente corretto e solidale, come è lo spirito con cui è nata anitel, possono partecipare al ricorso.
Per merito di Eliana Flores, avvocato con dimostrata esperienza nei ricorsi al TAR, le spese potrebbero essere alquanto favorevoli (circa 20 euro a testa per le spese d'istruttoria nel caso si raggiungessero 50 ricorrenti). Ovviamente, maggiore sarà il numero dei ricorrenti, minore sarà la spesa individuale.
Uno dei motivi per partecipare in massa è anche il pericolo che eventuali riconoscimenti possano essere validi solo per i ricorrenti, escludendo gli altri.
Le 8000 LIM, conferma il responsabile nazionale SMART, sono ancora bloccate anche se arrivano annunci di imminente consegna. Come iniziare un corso senza le Lavagne? Possibile sì ma sarebbe auspicabile averle nel frattempo a disposizione.

VOGLIO RICORRERE, CHE FARE?

1-scarica i moduli necessari da
https://www.anitel.org/repository/moduli_ricorso.zip

2-compila i moduli:
- curriculum datato e firmato in calce ad ogni foglio e con firma per esteso leggibile di congiunzione tra un foglio e l'altro
- Modulo privacy firmato sempre per esteso e datato
- Procura, datata e firmata per esteso

3-spedisci il tutto per raccomandata a:
Studio Legale
dott.ssa Eliana Flores
via Matteotti, 38
83100 Avellino

Per ulteriori contatti:
1-problemi tecnici
anitel@anitel.it
2-informazioni relativi al ricorso
e.flores.studio@gmail.com



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