Formazione degli insegnanti e accesso all'insegnamento - Pagina stampabile - Formazione - PORTALE ANITEL


Formazione degli insegnanti e accesso all'insegnamento

Data 4/6/2005 21:14:08 | Categoria: Formazione

L'11 febbraio 2005, il Forum delle associazioni professionali dei docenti e dirigenti scolastici ha avuto un nuovo confronto sul decreto relativo a “Formazione e accesso all'insegnamento”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 febbraio u.s, ora in procinto di intraprendere il percorso delle commissioni parlamentari e il confronto Stato-Regioni. Erano presenti il sottosegretario Valentina Aprea e i direttori Mariolina Moioli e Giuseppe Cosentino.
da ADI associazione docenti italiani
Il giudizio è, purtroppo, negativo. Infatti:
Lo schema non recide, nemmeno gradualmente, i legami fra nuovo e vecchio sistema del reclutamento che rimane illimitatamente in vigore, dal momento che non si trasformano le attuali graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento. Le prospettive di un nuovo sistema di accesso alla professione sono così snaturate sul nascere, mentre forte è il bisogno di volare alto.
Lo schema disciplina la formazione e il reclutamento dei docenti in assenza della definizione di questioni decisive che sono preliminari o quanto meno contestuali, e cioè:
• il trasferimento di funzioni al sistema regionale e locale, in attuazione del Titolo V, che potrebbe costituire un utile riferimento per consentire di ideare, realizzare e gestire procedure insieme più semplici, celeri e adeguate;
• l'attuazione del principio costituzionale dell 'autonomia scolastica, altra entità che parrebbe dover rivestire un ruolo, in materia, di speciale rilievo e che, di nuovo, potrebbe essere un elemento istituzionale in grado di consentire accertamenti e verifiche di qualità professionali con modalità serie e in tempi rapidi;
• la figura docente e i problemi di stato giuridico, compreso il profilo delle necessaria molteplicità delle figure, all'interno di una nuova impostazione della “carriera”.
In assenza di quanto sopra, lo schema (a parte le oscurità interpretative, dovute ad un redazione a volte contraddittoria) finisce per riprodurre nella sostanza il modello di sempre ed anzi per peggiorarlo (si veda la Parte II, commento analitico del decreto). Ma, soprattutto, esso contrasta manifestamente con i propositi di riforma ripetutamente enunciati dal Governo (quello in carica ed anche il precedente) ed è destinato ad aggravare i già gravi problemi da tempo esistenti.
In sintesi, e non senza rincrescimento, vi è il rischio che esso consolidi per altri decenni una situazione da tutti ritenuta insostenibile. E' dunque necessaria una profonda revisione della bozza all'interno di un quadro solidamente agganciato agli aspetti indicati, anche sulla base dei dati desumibili dalle esperienze degli altri Paesi europei (v.Parte III).
Prima del commento specifico al decreto, si analizzano alcune questioni di fondo
CONTINUA LETTURA >>>



La fonte di questa news PORTALE ANITEL
https://www.anitel.org/anitel

L'indirizzo di questa news :
https://www.anitel.org/anitel/modules/news/article.php?storyid=103