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Progetto Lazzaro: la fase realizzativa si avvicina!

Data 18/9/2005 21:20:00 | Categoria: Software

Innovazione tecnologica: risparmio ed efficienza oltre che utilizzo misto e adattabilità a bisogni e circostanze tra proprietario e open source. Allego il messaggio inviato ad ANITeL dal Prof De Maio
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Nel ringraziarvi per la gradita partecipazione all’evento del 2 maggio u.s., Vi trasmettiamo in allegato una presentazione del Progetto Lazzaro, che offre una interessante prospettiva per l'informatica nella Scuola pubblica. Saremmo lieti di incontrarvi presso la vs. Sede per illustrare con maggior dettaglio le sue potenzialità.
Cordiali saluti - Guglielmo De Maio - Referente nazionale per il progetto Lazzaro
Secondo i dati emersi dalla recente indagine condotta dalla •Commissione Meo sullo stato dell’arte dell’informatica nella Scuola •italiana emerge che: • •in due anni (dal 2001 al 2003) la percentuale di scuole che ha un proprio sito web è •cresciuto solo del 7% (dal 44% al 51%), con un trend che permetterebbe solo tra •14 anni di avere nella totalità delle scuole un sito web. Ci sono problemi anche con •la comunicazione via e-mail tra scuola e famiglia, che è utilizzata solo dal 3,6% •delle scuole, e tra studenti (15%). Di fatto, Internet, posta elettronica, computer •rimangono poco rilevanti nella scuola italiana, e ancora meno nella comunicazione •scuola-famiglia e scuola-studenti. Inoltre circa 500.000 PC ancora funzionanti •risultano non più usabili perché inadeguati a soddisfare il fabbisogno di risorse •imposto dai software proprietari.
la formazione della società della conoscenza •Il tema della tecnologia a scuola (e in particolare di Internet) si pone dunque •nei termini di approccio generale ad una nuova strumentazione, con alcuni •specifici obiettivi che possono essere così riassunti: • •le potenzialità di ricerca e utilizzo delle informazioni a partire dall’uso più classico di Internet, come enciclopedia, sino a creare dei veri e propri repository di informazioni locali; •· costruire con la tecnologia un modo diverso di vivere le esperienze per l’apprendimento, amplificando le possibilità di sperimentarle, e provando conoscenze altrimenti mostrabili solo a livello teorico; •· estendere gli interscambi all’interno della scuola, portando avanti un’idea di “classi aperte” che punta ad una condivisione trasversale delle esperienze; •· estendere/costruire gli scambi tra le scuole, le università e tra la scuola e il proprio quartiere, tra le università e il loro territorio, costituendo così un’apertura di fatto verso la comunità territoriale.
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