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Formazione blended del sistema scolastico: considerazioni e riflessioni.

Data 16/10/2005 0:30:00 | Categoria: Aggiornamento


Anitel, la community di insegnanti nata all’interno delle piattaforme Indire progettate e destinate alla formazione e all’aggiornamento dei docenti, alla luce di un precedente incontro, ai fini di una di una collaborazione costruttiva rivolta all’utilizzo ideale delle competenze e delle risorse in gioco , è stata ricevuta dal dott. Giuseppe Cosentino, Direttore Generale per la formazione.

In riferimento alla situazione attuale del progetto formativo rivolto al sistema scolastico italiano, erano oggetto di riflessione i seguenti punti:

1. Le iniziative in programma per l’a.s 2005-2006
2. Il beneficio reale che ricadrebbe sulle reti scolastiche e sulla qualità della didattica derivante dall’utilizzo delle figure specialistiche formate con il progetto ForTic e in particolar modo dalle figure B e C
3. La totale assenza, nonostante un nuovo contratto di lavoro, del riconoscimento della figura professionale dell’e-tutor e di una valorizzazione ufficiale degli attestati conseguiti tramite il sistema blended – Indire.

1-Quali le iniziative e le relative problematiche del percorso formativo progettato per l’anno scolastico 2005-2006?
Per l'anno in corso sono state progettate una serie di opportunità formative soggette all'applicazione della riforma negli aspetti ancora da definire (tutor-anticipi, ecc...) e per i cicli ancora da riformare (secondaria di II grado).
Si sottolinea che deve essere ancora conclusa la trattativa con l'Aran e i sindacati che riguarda la funzione del tutor nella primaria e nella secondaria di I grado; altre questioni, come il riconoscimento di attività aggiuntive, soggette al merito e la quantificazione di compensi adeguati alle nuove funzioni connesse, devono essere ancora affrontate sul piano politico-sindacale.
E' stata raggiunta, al momento attuale, un'intesa in merito ai corsi e-learning di tipo blended, riguardanti l'anno di prova dei neo-assunti 2005, l'alfabetizzazione di tutti i docenti delle primarie della lingua inglese e l'avanzamento di carriera degli ATA con relativo riconoscimento economico.

2- Perché le figure specialistiche formate con il progetto ForTic e in particolar modo le figure B e C sono state dimenticate e non ancora ufficialmente utilizzate come ricaduta positiva sul territorio?
Non è stato ancora possibile attribuire una funzione specifica alle figure B-C1-C2 FORTIC, come era previsto nella circolare ministeriale 55/2002, in quanto ciò è strettamente legato alle decisioni che verranno prese da politici e sindacati relativamente al ruolo specifico da assegnare a tali figure e agli incentivi economici che ne deriveranno.
Uno degli ostacoli incontrati in corso di trattativa è da riferirsi al fatto che risulta problematico assegnare una funzione specifica a personale che abbia avuto accesso a un corso senza una selezione basata sui criteri pubblici previsti dalla legge (spesso i docenti sono stati individuati dal Dirigente Scolastico senza criteri di selezione pubblica) e non sia stato soggetto a corrispondente valutazione e certificazione dell'esito formativo. Un riconoscimento del genere comporterebbe a modifiche nell’ambito della carriera docente e quindi soggetto alle prassi previste (bando di concorso, trattativa sindacale, rispetto delle prassi previste, valutazione ed esami finali, graduatoria)
Questo problema sussiste per tutti i corsi e-learning proposti, compreso il DLsg 59, quindi tutti i docenti che hanno frequentato i vari ForTic, il DM 61, il DL59, hanno investito risorse per interesse professionale e personale. ne restano esclusi i corsi riguardanti l'anno di prova dei neo-assunti, i cui corsi sono previsti come parte integrante nell’assunzione e nel passaggio a ruolo indefinito, l'alfabetizzazione di tutti i docenti delle primarie della lingua inglese e l'avanzamento di carriera degli ATA con relativo riconoscimento economico, per i quali si è raggiunta l'intesa fra governo e sindacati. Se ne desume che i percorsi formativi DL 59 non hanno valore ufficiale nell’eventuale individuazione del ruolo di tutor della riforma in quanto direttamente collegato a modifiche di carriera e come tale soggetto all’iter legale.
Alla sollecitazione di Valerio Pedrelli, presidente Anitel, che sottolinea la necessità di raggiungere una soluzione positiva di questo aspetto, anche in considerazione del fatto che gli articoli della circolare ministeriale 55 avevano creato delle aspettative in merito, che fondi ministeriali sono stati investiti per questa formazione e che i docenti coinvolti hanno investito tempo e denaro per le connessioni alle piattaforme e strumentazione in proprio, il dott Cosentino ha affermato che si sta lavorando per individuare le modalità (verifica delle competenze acquisite dai docenti formati?) che consentiranno il riconoscimento delle funzioni e del ruolo delle figure B-C1-C2 e il riconoscimento degli altri corsi già espletati e di quelli in corso.

3- Ancora oggi constatiamo la totale assenza, nonostante un nuovo contratto di lavoro, del riconoscimento della figura professionale dell’e-tutor e di una valorizzazione ufficiale degli attestati conseguiti tramite il sistema blended – Indire.
Gli organi competenti stanno affrontando il problema dell'attribuzione delle competenze che deve avere l'e-tutor e-learning, indispensabile per definirne funzione, ruolo e incentivi economici equivalenti su tutto il territorio nazionale.
Il protrarsi di tale studio ha rallentato le relative decisioni in merito. L'ipotesi sulla quale si sta lavorando e che sembra essere condivisa a livello tecnico è che all'erogazione dei corsi debbano concorrere, ognuno per le proprie competenze la struttura tecnica per la formazione, individuata nell'Indire, l'e-tutor col ruolo di facilitatore nell'utilizzo degli strumenti e capace di favorire la relazione e la comunicazione fra i corsisti (in presenza, classe virtuale, chat, forum) indispensabile alla realizzazione del cooperative learning, l'esperto disciplinare, cioè colui che conosce i contenuti delle discipline da trasmettere.
Il problema del valore degli attestati (rimasti soldi del monopoli) è da imputarsi alla mancanza di un esame finale sostenuto dal corsista che certifichi in modo ufficiale le competenze raggiunte.
-allora, vogliamo prevederlo o continuiamo a prenderci in giro?
Il problema sarebbe anche di carattere economico: la certificazione di competenze prevederebbe anche un ritocco salariale (dove trovare i soldi?)
Roma, 14-10-2005
Anitel






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