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IL FUTURO DELLA FORMAZIONE E DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE

Data 12/11/2006 23:10:00 | Categoria: Formazione

Incontro del 10 novembre 2006 tra il Ministero della Pubblica Istruzione e ANITeL.

Nell’ambito dell’ingente sforzo fatto dal Ministero per consultare la base alla ricerca di proposte costruttive, Anitel Associazione Nazionale insegnanti e-tutor, è stata ricevuta dalla segreteria tecnica del Viceministro On. Mariangela Bastico, quale responsabile alla formazione,
nella persona della dott.ssa Filomena Fotia, segreteria che è composta anche dal dott. Lorenzo Chiesa e dalla dott.ssa Doria Rossi.
All’ODG i seguenti punti:
1-Formazione: art. 66 della legge finanziaria 2007, il dopo Indire.
2-Struttura tecnologica nelle scuole: quali fondi e investimenti futuri?
3-Insegnamento delle tecnologie didattiche nella scuola primaria e figure specifiche di raccordo
4-Corsi di lingua inglese destinato agli insegnanti della scuola primaria
5-Problematiche riscontrate nei percorsi formativi
6-Difficoltà di fruizione dei cinque giorni destinati alla formazione e all’aggiornamento
7-Validità della metodologia formativa e-learning in modalità blended e presentazione di un esempio di progetto realizzato in un istituto professionale

La contemporanea manifestazione del personale Indire davanti al Ministero

PREMESSA DI ANITEL
ANITeL è l’associazione nazionale insegnanti e-tutor, una Community non profit per il Cooperative Learning nella professionalità del personale scolastico i cui Obiettivi principali si possono sintetizzare in
• Contribuire in modo costruttivo al miglioramento della formazione in servizio e dell’aggiornamento di tutto il personale scolastico in modo trasversale ad ogni ordine e grado di scuola
• Favorire lo sviluppo, l’utilizzo e la diffusione delle Tecnologie Didattiche e delle TIC
• Promuovere il Cooperative Learning nell’ambito della professionalità
• Svolgere attività di counseling all’interno delle reti scolastiche durante i corsi formativi, nell’applicazione della tecnologia alle varie discipline e ai diversi ambiti, nella gestione ragionata dei laboratori e degli strumenti
• Mettere a disposizione degli enti preposti il proprio Knowledge management nell’individuazione dei bisogni formativi del personale scolastico, nella progettazione e realizzazione dei percorsi, nel raggiungimento degli obiettivi
L’Organizzazione dell’ambiente di lavoro si basa su
• un Portale http://www.anitel.it/ nel quale vengono esaminate le principali problematiche formative e condivise risorse professionali
• una Piattaforma LMS-FAD http://www.anitel.it/fad/ dalla quale vengono erogati corsi di formazione
• una Mailing List di discussione e scambi: http://it.groups.yahoo.com/group/anitel/
• Vari FORUM tematici
La comunità si è notevolmente allargata fino a raggiungere fra iscritti e soci, al 06.11.06, 2645 utenti (966 ML tecnica + 191 ML associati + 1123 utenti del portale + 365 utenti piattaforma)
La Tipologia degli iscritti comprende insegnanti, dirigenti e Ata di ogni ordine e grado di scuola, Università compresa.
PREMESSA della Dott.ssa Fotia
Desidero sottolineare la particolare attenzione che il Vice Ministro pone alla formazione e-learning dei docenti in servizio e non appena la finanziaria approverà l’innalzamento dell’obbligo scolastico, vogliamo attivare corsi specifici per le scuole con la collaborazione delle province e dei comuni. Stiamo premendo per costruire l’anagrafe dell’abbandono scolastico presso questi enti per meglio identificare le aree di sofferenza. L’orientamento del Vice-Ministro sarà quello di incrementare questo tipo di formazione, perché si è visto che può essere vincente nel recupero e nell’integrazione degli studenti, una sorta di “aula mediatica”. A questo proposito il campo d’intervento sarà ampliato ed è prevedibile un finanziamento. La competenza di Anitel, acquisita sul campo potrà essere preziosa.

1-Formazione art. 66 della legge finanziaria 2007, il dopo Indire:
-organizzazione, struttura e tempistiche della nuova agenzia
-tipologia formativa adottata
-continuità con Indire: quali garanzie e figure?
-presentazione della petizione Anitel e raccolta firme
-tavola rotonda pubblica al TED di Genova per approfondimenti e informazioni sulle scelte future

L’Istituto è diventato nel tempo un’agenzia di ricerca e formazione di eccellenza europea che, al di là dei contenuti predisposti, ha prodotto una profonda metamorfosi nella professionalità docente:
-ha agevolato l’uscita dell’insegnante dall'aula quale ambiente tradizionale di lavoro, passando dall'individualismo al cooperativismo
-ha proiettato le problematiche e le competenze da una realtà locale ad uno scenario nazionale (forum, community, problematiche complesse)
-ha stimolato e reso possibile il confronto ad ampio raggio
-ha realizzato lo scambio di conoscenza e strumenti in modalità trasversale ad ogni ordine e grado di scuola
Ergo, non possiamo comprendere, tra le tante problematiche da correggere e riformare, perché uno dei primi provvedimenti consista proprio nel sopprimere un ente che l’Europa ci invidia.
Non basta, inoltre, addurre meri motivi di risparmio in quanto, calcoli alla mano, potremmo dimostrare la scarsa efficacia del provvedimento: gli insegnanti distaccati sono un numero insignificante, l’affitto della struttura è già a carico della pubblica amministrazione, lo stipendio destinato al consiglio di amministrazione non pensiamo essere superiore all'utilizzo di un'auto blu.
Quindi l’operazione sottende un’altra intenzione: quale?

Dott.ssa Fotia
Siamo d’accordo che Indire abbia rappresentato un’opportunità di ampio valore, ma nel contempo abbiamo registrato anche delle critiche.
L’intraprendere una nuova rotta ha quindi un significato di cambiare linea politica in quanto si ravvede la necessità di un ente che non solo formi e documenti, ma che raccordi l’autonomia scolastica.

ANITeL
Per quanto riguarda le critiche si sfonda una porta aperta: siamo stati proprio noi, come Associazione, a riscontrare le numerose problematiche iniziali, l’era pionieristica in cui dalla lavagna al gesso e dalle fotocopie si passava, senza sacrifici e senza sconvolgimenti per la routine della professione docente, alla formazione a distanza non solo basata su contrapposti requisiti tradizionali ma anche su una strumentalità e una tecnologia che, ai tempi, le più grandi aziende europee e internazionali non erano ancora in grado di garantire.
Queste profonde trasformazioni hanno dato e tuttora continuano a dare notevoli disagi sia nell’ambito delle alte sfere autonome, sia ad agenzie esterne ed interne, sia ai docenti che trovano ancora difficoltà nel metabolizzare l’utilizzo di strumenti tecnologici applicati alla didattica. Quindi, in uno scenario caratterizzato da un così alto e profondo cambiamento in atto, sarebbe troppo facile, ma nel contempo scorretto, individuare facili critiche non contestualizzate.
Relativamente al cambio di linea politica vorremmo esortare a prendere in seria considerazione l’abbandono di dannose abitudini tendenti a rivoluzionare il mondo-scuola ad ogni cambiamento di governo, soprattutto per le esperienze positive ed accertate come quella di Indire che ha superato l’austera e rigida verifica europea. Nella breve, ma intensa attività dell’ente, abbiamo infatti assistito e documentato la nascita e lo sviluppo di processi qualificativi e significativi per la professionalità e la didattica come il costituirsi di libere comunità di pratica di docenti e operatori scolastici, nuove modalità di lavoro come il cooperative learning, lo scambio e il confronto delle esperienze.
Ciò ha incrementato il Knowleadge management di indispensabile utilità quotidiana.
Per questo siamo fortemente convinti della necessità di garantire l’autonomia della ricerca e della formazione e di una forte continuità con l’esperienza prodotta dall’ente, continuità che potrebbe essere confermata dall’attuale Direzione Indire nel nuovo ente per l’Autonomia scolastica.

Dott.ssa Fotia
L’orientamento è quello di valorizzare il personale dell’Indire e di utilizzare tutte le modalità organizzative e strumentali che hanno caratterizzato l’esperienza.

Anitel presenta la petizione e la raccolta delle firme predisposta con l’intento di una sensibilizzazione sui processi formativi
Leggi la petizione>>
Si raggiunge un accordo per l’organizzazione di una tavola rotonda al TED – ABCD di Genova il giorno 24 novembre alle ore 14 in cui saranno approfondite tutte le tematiche in questione.

2-Struttura tecnologica nelle scuole: quali fondi e investimenti futuri?
Dott.ssa Fotia
Non so se la finanziaria consentirà uno specifico finanziamento, ma le intenzioni del Ministero sono in questo senso: per il momento abbiamo sbloccato i fondi per l’autonomia e sollecitato ad investire una parte dei finanziamenti destinati alle scuole per finalizzarli alle esigenze del piano dell’offerta formativa.

3-Insegnamento delle tecnologie didattiche nella scuola primaria e figure specifiche di raccordo
ANITeL
Nella scuola primaria, a differenza di quella secondaria, mancano tecnici specifici per la manutenzione e il funzionamento dei laboratori didattici. Ciò ha portato un progressivo deterioramento delle strutture e un notevole calo di utilizzo laddove si era partiti con entusiasmo. Occorre quindi ripristinare urgentemente quelle figure che esistevano prima dell’intervento Moratti, riattivando quegli insegnanti esperti all’organizzazione e al funzionamento dei laboratori, destinando ore specifiche dell’orario di servizio atte a garantire le tecnologie didattiche, le TIC e la qualità dell’offerta formativa (POF).

Dott.ssa Fotia
In quest’ottica ci stiamo avviando a riconsiderare l’organico funzionale che permetterà alle scuole di riconvertire o di utilizzare il personale in base alle esigenze autonome. A questo proposito occorre finalizzare e stabilire criteri e priorità per l’organico funzionale tramite direttive e indicazioni nazionali specifiche di destinazione d’uso.

4-Corsi di lingua inglese destinato agli insegnanti della scuola primaria
ANITeL
Il provvedimento prevede un progressivo utilizzo su posto comune degli insegnanti specialisti di lingua. L’insegnamento dell’Inglese sarà di competenza di altri colleghi formati tramite brevi corsi (in 260 ore non si impara una lingua ancor più se coincidenti agli impegni lavorativi). Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una palese contraddizione nell’utilizzo delle competenze specifiche, garanti di una maggior qualità.
Abbiamo inoltre appurato un notevole ritiro degli iscritti (corsi iniziati con 26 iscritti che lungo il percorso si sono ridotti ad 8).
I fondi destinati tuttavia sono rimasti invariati; si auspica quindi una verifica per una eventuale ridistribuzione delle risorse ad altri progetti di formazione che tuttora non godono di nessun stanziamento come ad esempio il progetto FORTIC e l’AUTOFORMAZIONE degli E-TUTOR.

Dott.ssa Fotia
L’attenzione del Ministro nei confronti di questo aspetto è molto forte e si procederà sicuramente ad una verifica, così come sarebbe fondamentale riconsiderare e riabilitare la didattica laboratoriale per tutte le discipline.

5-Problematiche riscontrate nei percorsi formativi
Vedi allegati di approfondimento>>>
a- Il valore degli attestati conseguiti al termine dei percorsi formativi è nullo. Portiamo come unico esempio le figure formate con i Fortic C1 e C2 che, se non in rarissimi casi, non sono mai state utilizzate nel contesto operativo delle reti scolastiche.

Dott.ssa Fotia
Effettivamente dobbiamo riconoscere l’importanza e il valore dei risultati prodotti sul campo creando un meccanismo in grado di tradurre le attività svolte e le capacità raggiunte in crediti ufficiali.

b- La figura professionale dell’e-tutor esiste, viene utilizzata ed è diventata punto di riferimento nella realtà delle reti scolastiche relativamente alle tecnologie didattiche e alle TIC.
Dott.ssa Fotia
Si può uscire da questa ambiguità con l’istituzionalizzazione del ruolo, anche se non mancheranno notevoli ostacoli in sede di contrattazione.

c- L’iter formativo, anziché in modo reticolare e circolare, è organizzato in modo verticale, dal Direttore del corso, al CSA, all’autonoma interpretazione degli Uffici Scolastici Regionali.
Ciò provoca frequenti rallentamenti e conflitti di potere che sono responsabili di un inizio tardivo dei corsi, ad anno scolastico inoltrato, non consentendo un’adeguata ricaduta sui potenziali benefici.
Dott.ssa Fotia
Il rapporto tra il ministero e gli Enti è effettivamente un grosso problema. Occorrerà individuare un metodo di condivisione delle linee generali.

d- Nelle retribuzioni, persino a parità di impegno e di funzione, si constatano differenze regionali non giustificabili. In molti casi si prende ancora come punto di riferimento il Decreto intergovernativo 326 del 10-12-95 che è stato superato dal Prot. N° 1899/e/1/a di Pasquale Capo dell’1-4-2003.
Dott.ssa Fotia
Prendo nota e segnalerò il problema nell’ottica di identificare linee interpretative precise e univoche.

6-difficoltà di usufruire dei 5 gg per formazione e aggiornamento ai sensi degli artt. 62 e 66 del CCNL 2002/2005 in orario di servizio, con la possibilità di essere sostituiti fino a 5 giorni

Dott.ssa Fotia
Convengo e sottolineo che la normativa nella sua formulazione “senza oneri per lo stato e compatibilmente con le esigenze di servizio” si presta a varie interpretazioni con il rischio di vedere negato tale diritto.

7-Validità della metodologia formativa e-learning in modalità blended e presentazione di un esempio di progetto realizzato in un istituto professionale.

Dott.ssa Fotia
Questo Ministero tiene in profonda considerazione la validità della formazione e-learning in modalità blended ed ha già progettato percorsi di grande qualificazione come il corso-concorso per i Dirigenti, il corso di formazione per i docenti del biennio delle superiori in un primo tempo e successivamente per quelli del triennio.
Puntiamo molto sulle sue peculiarità anche per il recupero della dispersione scolastica con la creazione di un’aula mediatica.
Tutto dipenderà, a finanziaria approvata, dalle risorse che il Governo riuscirà ad investire nella qualificazione delle competenze connesse e delle strutture tecnologiche.
In questo ambito Anitel illustra e consegna, come esempio trasferibile, la documentazione di un progetto di formazione e-learning realizzato in un istituto professionale.
Vedi allegato>>>

Dopo due ore di intenso e proficuo confronto ci congediamo con la certezza che questi punti verranno sottoposti all’attenzione del Vice-Ministro quale referente alla formazione e al Ministro quale responsabile del sistema scolastico.







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