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Chi siamo: Monitoraggio sul percorso formativo "DL 59": dati e commenti - 6  
Pubblicato: 4/2/2006
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• Formazione docenti e sistema blended: vedere positivo! - 6

 28-01-2006

da ANITeL

Docenti e figure coinvolte: buona volontà nonostante tutto....
Il SISTEMA potrebbe migliorare...

I PROFILI

 

La tendenza cambia in modo significativo con l'utente e-tutor che, per funzione o per scelte didattiche-formative piu' aggiornate, deve saper gestire la strumentalità in modo proficuo nella gestione e nell'organizzazione del gruppo. C'è da sottolineare come molti e-tutor "storici" si siano auto-formati in proprio, anticipando gli indirizzi del sistema. Anche per questo chiedono maggior ascolto per fungere da "faccia intergrafica" tra la fase progettuale e la fase di erogazione, tra il gestore e il fruitore, circolo complesso e spesso dispersivo: Miur, Indire, Università, USR, CSA, DS.

LE COMPETENZE

 

Accade di sovente che lungo questo percorso spiccatamente autonomo, si perdano gli stili dell'efficacia formativa e un canale ricco di acqua fresca arrivi a destinazione come piccolo rigagnolo! Ovviamente la predisposizione nativa dell'e-tutor è principalmente tecnologica e quindi si possono verificare due situazioni opposte: l'e-tutor strumentale, pienamente padrone della strumentalità ma carente nei contenuti oggetto del corso, oppure l'e-tutor disciplinare, con una buona competenza di target ma con scarsa capacità d'orientamento nell'ambiente virtuale.
 

   

Questo potrebbe rappresentare un serio limite dell'intero scenario formativo e la scelta di abbinare ad ogni CV le due figure (se non fosse per un problema di costi) gioverebbe all'esaustività del processo.
Dal canto suo, il Prof. Rivoltella afferma:
E' un problema di percezione del modello; la rappresentazione del modello non è così chiara come si crede, e nel caso il lavoro dei Tutor, che dovrebbero trasformarsi in veri e propri e-Tutor, risulterebbe decisivo.

 

 

E’ molto difficile gestire il tutto dal centro, chi può in pratica facilitare il cambiamento d’uso del modello e quindi la sua percezione, sono proprio i Tutor. E qui si affaccia l’uleriore sfida dell’aggiornamento non degli insegnanti ma della formazione degli stessi di E-tutor. Queste figure importantissime di mediazione, che nel caso specifico, dovranno aiutare a registrare il modello e la sua percezione e uso da parte degli insegnanti.

CONCLUSIONI

 

Tenendo presente lo scenario ( DL 59), i protagonisti (docenti Infanzia, primaria), la piattaforma (adeguata piu' volte in attesa degli sviluppi legislativi) e le incertezze conseguenti, i limiti strumentali (alfabetizzazione informatica), non ci sembra azzardato sottolineare lo sforzo, la buona volontà e l'attaccamento professionale degli utenti. Un doveroso "tanto di cappello" per gli e-tutor che con tripli salti mortali, forti della loro esperienza pratica, hanno dovuto letteralmente scalare le montagne come alpinisti esperti (mal funzionamenti di reti, macchine, black out della piattaforma, ecc) tenendo unito il gruppo e guidandolo verso gli obiettivi prefissati.
Si puo' dare di piu?
Forse...

Un discorso diverso è da indirizzare all'intero sistema. Perchè?
E' vero che il sistema formativo Indire ha contribuito in modo determinante (e questo è doveroso rendergliene atto) a "far uscire" l'insegnante dall'aula, storicamente ancorato alla cattedra e prevalentemente portato a un'ottica d'intervento individuale piu' che di equipe (almeno fino agli anni '90). E' vero quindi che si è aperta una nuova prospettiva sul lavoro di cooperazione, collaborazione, confronto amplificato, superando con la rete i confini dell'istituto. Ed è altrettanto vero che non è semplice tecnologicamente gestire una moltitudine di situazioni virtuali senza precedenti nella storia dell'educazione.
Alcuni aspetti tuttavia sono auspicabilmente migliorabili.
1- Innanzitutto iniziamo dalle certificazioni , il sale di tutta l'iniziativa, per e-tutor e corsisti: non sta infatti in cielo, in terra e in nessun altro luogo la scelta di individuare delle funzioni indispensabili, farle esercitare e non riconoscerle. Questo almeno dal punto di vista legale. Non ha nessun senso organizzare, con considerevoli apporti finanziari, iniziative professionalmente indispensabili senza attribuire il relativo valore intrinseco: un po' come lanciare il sasso e nascondere la mano! Esistono insegnanti che si sono "imbarcati" o che hanno "navigato" vari corsi (ore e ore, spese di connessione, materiale, licenze, ecc) e non hanno ricevuto in cambio nessun riconoscimento se non l'autosoddisfazione di aggiornarsi! E gli altri? Alla faccia dei contratti a pioggia tanto criticati dagli stessi sindacati. E' vero che siamo in un periodo di abbondanti nevicate ma si spera che da alcune parti tutto cio' non venga letto come corporativismo. Ben lungi dal parlare di alte professionalità (quali?), stiamo solo ribadendo un concetto antico di duemila anni: "Diamo a Cesare quel che è di Cesare!". E su questo la speranza è che non ci piova (il riferimento ai fenomeni atmosferici è puramente casuale)!
2- I tempi: completamente da rivedere. Spesso, anzi ormai è prassi, i corsi iniziano a febbraio inoltrato se non piu' tardi. Cio' porta inevitabilmente a una concentrazione di impegni rendendo il percorso pericolosamente contratto.
3- Le basi: l'assoluta necessità di un'ulteriore alfabetizzazione di base appare evidente in vari passaggi del monitoraggio. Il Miur risponde con nuove versioni del Fortic ma a quanto pare mettendo solo a disposizione gli strumenti, senza uno specifico stanziamento per le autonomie scolastiche. varie regioni non hanno fondi mirati a disposizione. Soluzione suggerita è fare ricorso alla legge 440 come se fosse il pozzo di San Patrizio: macchè pozzo, è stata nuovamente ridimensionata!
4-Il Verticismo:  la modalità verticistica con la quale viene gestito tutto il processo formativo contrasta notevolmente con lo spirito reticolare che caratterizza l'e-learning. Praticamente arrivano all'utente sottoforma di pasto preconfezionato. Non si deve far altro che aprirlo e degustarlo, al di là dell'appetito o dei gusti. Ma se l'obiettivo sono gli insegnanti, la loro formazione, la loro professionalità, motivi elementari di compliance vorrebbero almeno un minimo di attenzione verso il fruitore che dovrà degustare il prodotto. Probabilmente non c'è una scarsa fiducia nella possibilità di ricavarne preziosi suggerimenti, ipotesi che l'azione dell'e-tutor (pur sempre un insegnante) ha smentito sul campo.
5-Gli USR: il ministero individua, Indire realizza e gli USR? Ogni regione è fortunatamente autonoma, come prevede la legge. Il problema è che nell'autonomia ogni regione individua propri percorsi e modalità fino a retribuire in modo significativamente diverso lo stesso ruolo, le stesse funzioni, le stesse ore! Questa non ci sembra autonomia anche perchè, in fin dei conti, la funzione docente è e rimane nazionale. A meno che la diversità non venga intesa come risorsa e allora avremo, considerando che la formazione deve appunto formare, una tipologia d'insegnante pugliese e una lombarda.
6-L'evoluzione: considerando globalmente il mondo scolastico possiamo affermare di essere ancora ai primi passi in quanto alcuni gradi di scuola sono stati finora scarsamente coinvolti dal fenomeno. E' comunque in prospettiva un'ulteriore evoluzione dell'e-learning maggiormente centrato sulla comunità di apprendimento, concetto anticipato dallo stesso Cosentino in un'intervista dal titolo "Verso un sistema di formazione permanente". In verità si tratta solo di una formalizzazione di cio' che già sta avvenendo in pratica. Molti insegnanti hanno da tempo (vedi il caso anitel ma ci sono tante altre community) intrapreso la strada dell'aggiornamento condiviso, modalità che sembra essere molto piu' proficua in quanto basata sulla condivisione di interessi, obiettivi, dal piacere di essere utili e di stare assieme. Così capita che in una video-chat dalla Sicilia al Piemonte ,in una sola serata, ci si possa scambiare un'impressionante quantità di dati conoscitivi piu' che in un intero corso. E il tutto contribuisce all'incremento del knowledge management dell'intera comunità, pronto ad essere condiviso con altre comunità ancora...
L'evoluzione quindi, ancora una volta, è iniziata dalla base come è giusto e naturale che sia, ma il sistema puo' fare di piu'?
Certamente!
Iniziando ad ascoltarla...

   

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