Su richiesta di molti soci, l'associazione si è attivata contattando via fax tutte le componenti in gioco. Il possesso del titolo di laurea come condizione essenziale per collaborare alla diffusione della conoscenza tramite percorsi formativi all'interno dell'autonomia scolastica, appare un ulteriore tentativo di ingessare e burocratizzare l'aggiornamento della professione insegnante e della didattica in generale che, nonostante i numerosi titoli posseduti dai professori, non sembra primeggiare rispetto alla scuola di altri paesi europei. Ergo, cambiamo rotta per non compromettere continuamente l'innovazione che spontaneamente, con vere competenze dimostrate, sta avvenebdo grazie al cooperative learning e alle community di pratica, in modo reticolare e non verticale, al di là dei titoli posseduti, stimolati principalmente dalla dedizione e dall'interesse per un nuovo modo di formare e di insegnare. Le competenze si dimostrano e si valutano sul campo nell'attività professionale concreta e non sempre e soltanto per titoli, perchè se così fosse, la scuola italiana sarebbe la migliore del mondo, non vi pare?